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Mio figlio morde… che fare?

  • Dr. Giuseppe Fidecicchi
  • 8 dic 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

Va bloccato immediatamente.

In realtà si tratta di un problema molto frequente;  cosa deve fare l’adulto davanti a un piccolo morsicatore che magari sorride felice senza rendersi conto di aver fatto del male? Fermarlo.


Se morde la mamma per gioco e affetto, va comunque fermato. L’adulto deve sempre porre dei freni quando il bambino supera il confine del gioco.


Dai 6-8 mesi il bimbo può mordere con naturalezza, per molti aspetti è ancora un comportamento fisiologico e, come adulto, è possibile capirlo. A 2 anni tuttavia, è fondamentale aiutarlo a smettere appena si manifesta un episodio del genere.

Il genitore deve spiegare al piccolo che può mordere un oggetto, ma non una persona perché fa del male, questa differenza deve essere compresa bene anche dal bambino.


Quando l’azione è già avvenuta, il genitore non deve mai lasciare correre ma dire molto chiaramente al figlio di aver sbagliato e tutte le volte deve ripeterlo.

Se il bimbo non si confronta con una risposta ferma, decisa e costante da parte della mamma non smetterà mai di mordere.




La ripetizione funziona, infatti, come rinforzo per ogni comportamento, anche se negativo.

Quindi, tutte le volte che il bimbo morde qualcuno, che si tratti di un amichetto, cugino o di un adulto, è indispensabile dirgli subito che non si fa.


Se il messaggio non viene recepito subito occorre bloccarlo anche fisicamente, guardarlo bene, dritto negli occhi, e comunicare a livello non verbale il divieto. In questo modo, l’ordine di non mordere passa molto meglio quindi mai rimproverare un bambino da lontano e senza contatto visivo perchè il messaggio senza relazione fisica fatica ad arrivare.


In ogni caso, indipendentemente dal fatto che il morso sia espressione di rabbia o una sorta di scherzo, il comportamento del genitore dovrebbe mantenere la stessa sequenza (calmare il bimbo, prenderlo in braccio, metterlo giù e parlargli).

Quando morde un altro bambino e questo reagisce, l’adulto non deve intervenire  in questo senso il piccolo deve capire che se fa qualcosa di antipatico a un altro, ci può essere una conseguenza.


Se chi ha subito il morso, per esempio, gli dà uno schiaffone, o gli tira i capelli, il feedback sgradevole è immediato.

Il bimbo non è un piccolo adulto, non può autoregolarsi in ogni cosa. Per questo, spetta algenitore guidarlo fuori da un problema

 
 
 

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